Sigurd appare come un ragazzo misterioso ed affascinante, che cattura subito l'attenzione di qualsiasi ragazza che lo incontra. Ha gli occhi chiari che tendono all'azzurro con sfumature grigiastre e verdi vicino alla pupilla. Trasmettono freddezza ma allo stesso tempo malinconia e nostalgia. Essi sono sormontati da sopracciglia folte e bionde che si intonano perfettamente con la pelle rigorosamente molto chiara (ha un fototipo di pelle molto delicato e se sta al sole per pochi minuti, rischia di bruciarsi!) e lunghi capelli biondi leggermente mossi che gli scendono lungo la schiena. Generalmente li tiene quasi sempre coperti dal suo cappuccio, ma da esso fuoriescono alcuni ciuffi dorarti.
Nonostante l'età, Sigurd ancora non gli è cresciuta la barba. Ha solo qualche peletto irto e biondo che gli punge la faccia. Si lamenta sempre infatti, il perchè ancora non ha la barba come molti dei presenti vichinghi a Berk.
Il viso che la chioma bionda incornicia, è lungo e squadrato; gli zigomi e le labbra sono leggermente spellati per via del freddo rigido.
E' alto 1.80 e ha un fisico asciutto e non troppo muscoloso, quindi sulla norma. Le braccia (per via dell'uso delle armi) e le gambe (per il fatto che ha imparato a cavalcare il suo drago), sono più forti e sviluppati.

Sigurd è un ragazzo decisamente stoico e questo significa che è un tipo duro come una roccia: non lascia trasparire facilmente le sue emozioni all'esterno e quando deve farlo, fallisce miseramente nell'impresa, facendo intendere tutt'altro. Incomincia a balbettare, a dire parole che non deve dire...e arrossisce. Quante ragazze sono scappate via piangendo avanti alle tentate manisfestazioni d'affetto da parte del povero Sigurd...
Fuorchè il lato emotivo in cui ancora deve ancora migliorare, il biondo si presenta scaltro e abile in qualsiasi situazione gli si presenti davanti. Non si fa problemi a scavalcare un ostacolo e pensa sempre positivo, cercando la soluzione in tutto. Non gli piace ficcanasare negli affari altrui.
Nonostante il suo carattere freddo, appare molto generoso e pronto ad aiutare chi è in pericolo. Porta un grande rispetto verso i suoi amici e avversari, non sottovalutando mai quest'ultimi.
Anche nelle peggiori situazioni, fa il "buon viso a cattivo gioco" e non si lascia piegare dalla volontà di nessuno.
Infatti Sigurd si presenta una persona abbastanza testarda e ciò che dice, lo fa veramente.

Sigurd è originario di in un piccolo villaggio situato davanti al mare, della vasta isola Spitsbergen in Norvegia, precisamente nell'arcipelago delle Isole Svalbard.
Spitsbergen si trova molto a nord e al pari della Groenlandia! Lì infatti, il clima è molto più rigido rispetto a Berk: nevica continuamente e i giorni in cui si poteva godere di un pò di caldo, durano un mesetto scarso e non più.
Il nostro Sigurd quindi, nasce da padre e madre pescatori nomadi, quindi migrati fin lì per fuggire...dai pirati.
Si, i pirati in quei mari freddi desolati per sopravvivere, abbordavano le drakkar cariche di pesce e di altra merce che i marinai trasportavano da una parte del mare all'altra.
I genitori di Sigurd quindi, per scampare a questo flagello dovettero scegler di vivere a terra in una landa semi-desolata...Non perdendo ovviamente, l'abitudine che ferrava da secoli la sua famiglia, ovvero la pesca.

Un bel mattino soleggiato (ma freddo), il nostro piccolo Sigurd di un anno e mezzo, assieme ai suoi genitori, partirono per una giornata di pesca. Il tutto procedeva a gonfie vele, quindi con tranquillità e serenità...
Finchè verso mezzogiorno, una drakkar pirata avvistò la barchetta sola soletta dei pescatori, decidendo di abbordarla. I pirati la saccheggiarono brutalmente dai pesci pescati fino a quel momento e tentarono di sbarazzarsi dei genitori del bimbo. Il padre con un atto coraggioso si rivoltò constrastando con la forza e proteggendo il figlio e la moglie. Il piccolo Sigurd durante la lotta, si infiltrò per pura curiosità nella drakkar nemica, andando a finire dentro un barile vuoto. Era ancora un bambino e non conosceva i pericoli anzi, li trovava piuttosto divertenti!
Lo scontro terminò poco dopo, costringendo i genitori di Sigurd ad abbandonare la barca per avere salva la propria vita, tuffandosi a mollo e raggiungendo la riva dell'isola. Ma solo allora si accorsero che il bimbo non era con loro, credendolo morto affogato durante l'abbordaggio.

I pirati inizialmente non si accorsero della presenza del piccolo sulla nave, ma solo quando un uomo dai lunghi baffi neri e un elmo con grossa corna di caprone selvatico tutto sfregiato (il capitano), andando a prendere le provviste nel barile, ci trovò dentro il bambino.
La ciurma non si aspettava assolutamente niente di ciò e si ricordò che il bambino era nella barca assaltata poco prima. Quindi restavano due decisioni: ucciderlo o tenerlo con loro?
Il capitano (che si chiamava Havard lo Sfregiato) ebbe un briciolo di pietà e decise di tenere Sigurd.
L'uomo che aveva vissuto in famiglia prima di diventare un pirata, era un padre e voleva un gran bene ai loro figli. Fu costretto a diventare un "criminale dei mari" per via della povertà che affliggeva la famiglia, portando a casa cibo e provviste che prendeva assaltando le altre drakkar mercantili. Una sera quando Havard tornò a casa dopo un lungo periodo di permanenza sui mari, trovò sua moglie e le due figlie femmine, morte di stenti e di gelo. L'uomo addolorato, si segregò nei mari girando senza una meta, trovando una ciurma affidabile. Continuò dunque la vita da pirata, poichè era l'unica cosa che gli era rimasta.
Il Capitano si ricordò del triste destino che aveva afflitto lui e la sua famiglia e decise di tenere Sigurd, allevandolo di proprio pugno e con amore. Oltre al suo dovere di bravo pirata vichingo, impiegò i suoi giorni ad educare il piccolo: gli insegnò a leggere e a scrivere (Havard era molto istruito e gran amante della cultura), a destreggiare con le armi, fu educato principalmente al modo di fare e pensare tipico dei pirati, fino alla cura e alla gestione della drakkar. E fu anche educato agli abbordaggi delle navi, ovviamente. Più tempo passava con lui e più Havar incominciava a considerare il frugoletto come suo figlio; quest'ultimo ricambiava il pensiero.

I giorni passavano e Sigurd cresceva in modo sveglio, intelligente e scaltro sulle assi di quella drakkar, sotto gli occhi vigili di Havard e della ciurma. Diventò un pirata a tutti gli effetti, eseguendo la mansione di primo ufficiale, un gradino sotto il capitano, a soli 19 anni.
La vita continuava abbordando navi mercantili di vario genere, ad affrontare avversari temibili e a portare tanta felicità quanto onore alla ciurma. Via via gli uomini, attraccavano in varie isole o villaggi di passaggio solo per riposare o per studiare meglio la rotta. Oppure, per creare un pò di scompiglio nelle locande, ubriacandosi e cantando a squarciagola con un bel boccale di birra in mano, le leggende e le avventure.
Sigurd cresciuto in quell'ambiente a pieno agio, lo amava. Non avrebbe mai cambiato quella vita con nessun'altra!
Ma in Havard ancora in sè, pulsava un forte senso di colpa: non gli aveva rivelato a lui la verità. Il biondo credeva veramente che lui fosse il vero padre, dando per scontato che la madre fosse morta in qualche incidente in mare.
Avrà avuto il coraggio prima o poi di dire veramente le cose come stavano?

Dopo altri tre anni di vagabondaggio tra i mari nordici, i pirati decisero di fare scalo in un'isola per esplorarla e magari, appuntarla sulle cartine se si trattava di un luogo inesplorato. Era una isola soprattutto scogliera con scarsa vegetazione, quindi la ciurma era scesa anche per pura curiosità. Ma anche per riposare le membra a terra, a causa dei lunghi viaggi in mare.
Però gli uomini, non sapevano che lì vi dimoravano dei draghi. E Sigurd non ne aveva mai incontrati fino a quel momento.
Cos'erano i draghi per lui? Solo un qualcosa per intimorire i bambini?
La ciurma continuò ad esplorare l'isoletta e ad un certo punto del loro cammino, trovarono dei nidi a terra con delle uova grandi all'interno. Inutile dire che tutti i presenti (compreso il capitano) erano attratti da quelle uova così insolite, colorate e...enormi!
Sigurd da quando era sceso dalla nave con loro, aveva un brutto presentimento: si sentiva osservato. E quella strana sensazione aumentò quando....tack! Uno dei pirati con tanta incoluminità prese un uovo tra le mani, cercando di infilarlo nella sua sacca. Il ragazzo prima di scendere dalla drakkar, si era raccomandato di non toccare o portare via oggetti o cose, prima che l'isola non venisse del tutto esplorata.
Poco dopi secondi, la ciurma sentì un grosso boato simile ad un ruggito squarciare il cielo e improvvisamente da dietro di loro, uscì uno stormo di draghi composti principalmente da Uncinati Mortali, Tamburi Furenti, mentre dalle acque spuntarono un paio di Scalderoni.
Le uova quindi, appartenevano a quei draghi e quest'ultimi, non erano per niente felici di venir a sapere che nella loro isola, c'erano degli invasori...che volevano derubare le loro uova.
Il brutto presentimento di Sigiurd quindi, era vero e grazie all'errore commesso da uno della loro ciurma, adesso ne stavano pagando le conseguenze.
Gli uomini presi dal panico, incominciarono a scagliare frecce e a battersi con i draghi atterrati, fallendo miseramente. Infatti fu quasi del tutto decimata e gli unici sopravvissuti rimasero il capitano Havard, Sigurd e altri due mozzi, faccia a faccia con un esemplare pericoloso di Uncinato Mortale e di uno Scalderone. Havard ricordò che quel tipo di drago marino era il terrore dei marinai, poochè sputava acqua bollente ai propri avversari.
Havard dopo aver opposto resistenza per lungo contro il drago, fu ucciso da una serie di spine conficcate sulla sua schiena, lanciate dalla coda dell'Uncinato.
In punto di morte il capitano rivelò a Sigurd la verità: da dove veniva e il perchè era lì. Ma erano troppe poche informazioni e il biondo non potè che provare sgomento e una sensazione di profonda tristezza e delusione. Perchè Havard aveva ancora non gliela aveva detto? Aveva paura che perdesse per sempre il suo amato Sigurd?
E i suoi veri genitori che fine avevano fatto?
In quel momento il raganno cominciò a non capirci più nulla, entrando in uno stato di confusione mentale. distraendosi dal pericolo. Aveva visto il capitano morire davanti ai suoi occhi e non sapeva nemmeno chi fossero sua madre e suo padre, chissà dove... Non sapeva a chi dare la colpa, se odiare o meno Havard per averlo tenuto invece di riportarlo indietro....
"Ti ho voluto bene Sigurd, ricordatelo." furono le ultime parole del capitano.

Adesso si trovava solo con l'Uncinato Mortale e con lo Scalderone faccia a faccia, non sapendo come comportarsi. Era triste e la voglia di vivere gli era scesa sotto i piedi. In più, era armato solo di coltelli da lancio ed era praticamente inesperto su come fronteggiare un drago.
L'Uncinato impavido, attaccò senza pensarci con una raffica delle sue spine mortali. Sigurd riuscì a schivarle riparandosi dietro ad una roccia; nel mentre incominciò a lanciare due coltelli contro lo Scalderone, che riuscì ad allontanarlo ed a rimandarlo negli abissi.
Quando credette che il pericolo maggiore l'aveva scampato, quando sguillò da dietro lo scoglio, si trovò lo stesso Uncinato di prima avanti a lui, con il muso rasente alla sua faccia.
Fu proprio in quel momento che Sigurd fu preso alla sprovvista...e che il drago con un'artigliata, gli inflisse una ferita che dilaniava il suo torace.
Il ragazzo cadde a terra di fianco. Incominciò a sanguinare lentamente, poi più velocemente, vedendo i suoi indumenti sbranati, tingersi di rosso, assieme alle forze che svanivano una ad una.
Si domandò velocemente se quella veramente era la sua fine... Se tutto ciò, era stato scritto nel suo destino.
Sigurd tra un doloroso sforzo e l'altro, tentò di ritornare in nave dando per scontato che quella sarebbe stata la sua tomba, cercando di fuggire dal drago che ancora non era soddisfatto. La ferita era veramente grave, tantochè lungo il suo breve tragitto, lasciava marchiato il terreno di rosso.
Giunto sulla nave, ormai quasi privo di forze, si accasciò di schiena contro il parapetto della drakkar. Incominciava a vedere l'ambiente intorno a lui sformato e privo di senso: La vista gli si stava annebbiando, a causa del molto sangue che aveva perso e il respiro si stava affievolendo.
Notò il drago che si era ridotta ad una macchiolina bluastra, che era atterrato sulla drakkar e che si stava dirigendo verso di lui, con l'intenzione di finirlo una volta per tutte....
Ma ben presto l'avanzata dell'Uncinato fu fermata da un grosso esemplare di Tagliatempeste, che lo scacciò con un potente soffio di fuoco, incendiando però la nave.
Il drago vide Sigurd ferito, si avvicinò con il muso al proprio per vedere se era ancora vivo; quest'ultimo, in uno stato semi-incosciente , riconobbe solo una grossa sagoma blu che si ergeva sopra di lui, come un qualcosa di divino.
Sembrava che le Valchirie, fossero venute a prenderlo per portarlo nel Valhalla. Ma non ebbe il tempo di "catalogare" quella sagoma, anche perchè il mondo si fece sempre più buio, avvolgendo il ragazzo completamente.

Tre giorni dopo, Sigurd si svegliò su un morbido letto di paglia dentro ad una capanna accogliente. La ferita era fasciata e perfettamente curata. Si alzò di colpo osservandosi intorno con aria stordita e stranita, notando solo una vecchietta circondata da un sacco di Terribili Terrori.
"D-dove sono? Chi sei tu?" domandò il ragazzo spaesato.
La vecchiettina, agitò il bastone verso la finestra, incitando il ragazzo a guardare fuori. Sigurd non potendo muoversi liberamente a causa della ferita, girò appena il collo verso la finestra.
Quello che vide, fu esattamente ciò che vide prima che il suo mondo venisse avvolto dal buio: una grossa sagoma blu. Adesso che era cosciente, si trattava di un bellissimo Tagliatempeste dai colori freddi, come i mari nordici.
Il drago si affacciò solo con la testa alla finestra, avvicinando il proprio muso a quello di Sigurd. Poi lo leccò, sbavandolo completamente.
"Sei tui che mi hai salvato...Perchè l'hai fatto?"
Fu proprio quella domanda che Sigurd da quel momento in poi si stava sempre facendo: perchè l'aveva salvato? perchè non lo aveva attaccato come gli altri draghi?
I giorni seguenti furono una completa sopresa per il ragazzo: oltre a riuscire a guarire lentamente, ma quasi completamente, tramite un ragazzo grassoccio denominato Gambedipesce, scoprì che il drago lo aveva portato in un luogo chiamato Berk, ove albergavano draghi di ogni tipo assieme ai vichinghi.
Scoprì sempre da lui, che la vecchietta vista il suo risveglio, si trattava della saggia anziana del villaggio e si chiamava Gothi.
Scoprì dalle voci al giro che Berk era in precedente conflitto con i draghi, ma grazie ad un ragazzo chiamato Hiccup, il tutto si è riappacificato. E grazie a Stoick l'Immenso, il villaggio andava a gonfie vele.
Scoprì che in realtà il Tagliatempeste che lo aveva salvato si trattava di una femmina e girara spesso e volentieri sopra Berk, in cerca di compagnia.
Sigurd decise che la dragonessa era sola, proprio come era rimasto lui. Allora perchè non incominciare a saldare una nuova amicizia? Il biondo vichingo doveva molto a lei...gli aveva salvato la vita.
Prima di incominciare ciò, il ragazzo incominciò ad interessarsi sui draghi tramire il famigerato Libro dei Draghi e a partecipare agli allenamenti nell'Accademia. Si costruì una capanna vicino al porto e si rese utile come pescatore (dato che ce l'aveva nel sangue) diventando così parte integrande di Berk.
Poi arrivò il momento di incominciare la famigerata amicizia con la Tagliatempeste

"Hai un nome?" domandò Sigurd alla Tagliatempeste, mentre i due erano in cima alle scogliere di Berk. Ella lo guardò con sguardo interrogativo, ruotando la testa di lato.
"Va bene, ho capito. Non l'hai." disse ridendo il ragazzo.
"Vediamo...ti piace Nidhoggr? Sai, è un nome di un drago della nostra mitologia. Lì è cattivo, ma è potente e maestoso. E tu sei potente e maestosa...capisci?"
La Tagliatempeste allargò la cresta della testa e emise un verso oroglioso di assenso.
"Perfetto. Da oggi in poi ti chiamerai Nidhoggr. Nid, la Tagliatempeste."

E' passato un anno da quando Sigurd e Nid ci conobbero. Insieme hanno affrontato il terribile Drago Bludvist che minacciava la pace di Berk. Hiccup è capovillaggio e Sdentato il drago Alpha, ma Stoick aveva ceduto il posto al figlio.
Attualmente vivono tranquillamente con il lavoro della pesca, svolgendo via via qualche missione.

Nidhoggr è una bellissima esemplare di Tagliatempeste, un pelo più grossa rispetto allo standard di razza. Le scaglie invece del classico arancione cangiante, assumono un intenso colore blu notte che si mischia insieme ad un grigio tenue e ad un violetto leggero. Un colore piuttosto insolito per un esemplare di questa razza che sicuramente attira gli occhi di tutti.
Le quattro ali ad apertura a forbice sono belle ampie e sono picchiurellate da tanti puntini biancastri che le fanno rassomigliare alle scaglie di un Tamburo Furente.
Le zampe sono forti e possenti, munite di grossi artigli neri che usa per aggrapparsi, assieme a quelli alari; la coda invece è dello stesso colore e motivo delle ali.
Gli occhi invece, sono un misto tra un turchese e un ciano. Essi risultano molto penetranti nei confronti di chi la guarda.

Nidhoggr come tutti i Tagliatempeste ha un carattere composto e fiero, che guarda sempre le situazioni dall'alto in basso. Forse è anche un pò troppo vanitosa e orgoliosa e le piace stare al centro dell'attenzione, ricevendo così complimenti da tutti.
Le piace sempre vegliare su Sigurd come una madre premurosa (anche troppo) e non lascia andare da solo senza essersi convinta!
Infatti gli vuole molto bene, così come Sigurd nei suoi confronti. Il loro rapporto non è tanto come il classico cavaliere-drago, ma piuttosto come dei veri amici. Oppure anche un rapporto come madre-figlio...date alcune occasioni davvero bizzarre che accadono tra di loro.
Se Sigurd si mette nei guai, ecco che Nid interviene con tutta la sua maestosità e ferocia, a tirarlo fuori dal pericolo!