Skári Erlendsson

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    Skári Erlendsson



    Dati anagrafici

    Nome: Skári (“gabbiano”)
    Cognome: Erlendsson (“figlio del forestiero”)
    Sesso: maschile
    Età : circa 20 anni
    Luogo di nascita: un villaggio su di un’isolona molto più a nord di Berk

    Descrizione psico-fisica

    Aspetto fisico:
    Skari, dagli esempi di “esemplari” maschili umani conosciuti in giro, non si descriverebbe come uno di loro, anzi, probabilmente, si scriverebbe nella lista di individui “anomali”. Alto 1.74m, non è particolarmente muscoloso, non ha addominali scolpiti e bicipiti o braccia che stanno per esplodere dalla tanta massa muscolare, si potrebbe dunque definire un ragazzo normale. Non ha comunque pancetta o una certa stazza, in quanto fa molto movimento e caccia e non sempre ha successo. Anni di restrizioni e vita difficile lo hanno scolpito fisicamente ma non troppo. Gli occhi sono grigio-azzurri (normalmente grigi, cariano in base a quanta luce c’è) e sempre circondati da delle occhiaie scure. La barba c’è ma non lunga e ben curata come di norma tra i vichinghi, Skari la tiene molto corta e l’immagine di se stesso ricoperto sulla faccia da una folta e lunga barba gli fa ribrezzo. La barba è comunque nera, come i capelli, mossi, quasi ricci, non tagliati a raso ma che quasi gli toccano le spalle e sono tenuti piuttosto incolti, di certo non si fa i codini con i fiocchetti. Il dorso delle mani presenta diverse cicatrici, piccole e fini, provocate dallo stare nei boschi a far trappole e mettere le mani nei cespugli, le più vecchie sono bianche mentre le più recenti sono ancora rosacee. Anche le gambe, ben nascoste sotto i pantaloni, hanno parecchi graffi ed ematomi, cacciando per la fame, di certo non ti fermi se prendi qualche botta, ma continui ad andare avanti.
    Segni particolari: Tagli di varia grandezza sul dorso delle mani
    Abilità: ottimo cacciatore e pescatore, in grado di costruire trappole, canne da pesca (anche se piuttosto rudimentali e semplici ma funzionanti) e qualche coltello o lancia (anche questi, nulla di troppo lavorato, con incisioni particolari, ecc, ma perfettamente funzionanti e affilati). Sa anche cucire qualcosina (l'indispensabile perchè un cappuccio in pelle di lupo non si stacchi dal resto della giacca) e sa lavorare una preda, separando e pulendo carne e pelle.
    Carattere: nonostante abbia una personalità amichevole e generosa, Skari è stato costretto a seppellire tutte queste buone qualità, dimostrandosi molte volte, distaccate e persino irritato dall’avere qualcuno intorno o dal voler iniziare una conversazione, restando addirittura muto davanti a certe persone, facendo finta di ignorarle del tutto, tante volte non riuscendoci, come quando capita con dei bambini che, incuriositi, fanno domande sul suo vestiario o sul suo drago, ricevendo poi occhiatacce o addirittura minacce dai genitori, solo per essersi inginocchiato o aver fatto vedere il drago ai bambini. Non comprende davvero tutta l’ostilità che gli viene rivolta e questo lo spinge ad isolarsi e ad allontanare gli altri, talvolta assumendo persino un comportamento un po’ rude, che di certo non aiuta la sua posizione. Avrebbe molto da chiedere in giro, magari riguardo a tecniche di automedicazione o riguardanti caccia e pesca ma preferisce restare zitto, talvolta perché teme qualche rispostaccia, talvolta solo per timidezza, in quanto non si trova a suo agio con le persone e dunque, è già tanto se riesce a chiedere rifornimenti o altro ai commercianti. Skari sarebbe ben contento di dare una mano a qualcuno, in certi posti, se vede magari un commerciante in difficoltà che deve portare dei sacchi pesanti, non evita di caricarsene un paio in spalla ed aiutarlo, anche se tante volte, questi suoi gesti, vengono scambiati per un tentato furto. Chi invece capisce che le sue non erano cattive intenzioni, è solito offrirgli pure un pasto ed un eventuale posto a dormire. Dato che ne rimane sempre colpito, vista la rarità di questi gesti, quelle volte che torna in quei villaggi, fa sempre in modo di portare della selvaggina o pellicce a quelli che hanno a loro volta offerto ospitalità a lui e al suo drago.


    Equipaggiamento

    Vestiario: Tiene sempre addosso pantaloni in pelle scura entrambi con parecchie tasche, una cintura in pelle bovina fa sì che non cadano; sul petto indossa una canotta e maglietta bianche, praticamente mai visibili, in quanto sono sempre nascoste da una pesante giacca di pelle, anch’essa scura, con molte tasche ed anelli a cui poter agganciare utensili. Porta inoltre, sopra la giacca, una casacca senza maniche a mo di mantello, per ripararsi dal freddo: è fatta di un normalissimo tessuto ma Skari l’ha ricoperta di pelliccia di lupo, in modo che faccia da isolante contro il freddo. Eventualmente, in una borsa attaccata alla sella del drago, conserva altri capi, alcuni più leggeri, altri pesanti, in modo da essere sempre adeguatamente vestito per ogni tipo di clima, soprattutto per i climi freddi (mantelli principalmente, alcuni con cappuccio).
    Armi: un normalissimo pugnale da caccia, al momento non gli sono mai servite armi pesanti, al massimo qualcosa per pulire e spellare gli animali cacciati, con una spada si fa fatica ma un bel pugnale è perfetto per questo scopo. L’impugnatura è in osso levigato e lavorato, mentre la lama presenta delle incisioni. La fodera invece è in cuoio. Il pugnale è attaccato alla cintura dei pantaloni.

    Inventario: //

    Parametri

    Notorietà: 3/50
    Carisma: 3/20
    Brutalità: 3/20
    Forza: 5/20
    Agilità 3/20

    Punti Sintonia cavaliere - drago: 15

    Background

    Storia:
    I genitori di Skari non erano sposati, il padre, descritto come un uomo con la barba legata dietro la nuca tanto lunga che era, era arrivato in quell’isola molto più a nord di Berk, sempre fredda, con uno strato perenne di neve o ghiaccio sul terreno, assieme ad altri uomini, intenti a saccheggiare e razziare. Sua madre fu purtroppo una delle ragazze vittime di queste razzie e si ritrovò derubata dei pochi averi che possedeva e incinta di un bambino. Purtroppo, la giovane donna morì dandolo alla luce e Skari venne affidato, come ultimo desiderio di lei, ai vicini di capanna, che nel tempo, l’avevano trattata come una figlia. Naturalmente tutti nell’isola sapevano di chi era figlio Skari e tutti lo trattavano con sufficienza. Non gli venne dato il cognome dell’uomo che lo crebbe, ma un cognome generico, per indicare come lui non appartenesse a quella gente, anche il nome aveva un preciso significato, in quanto i gabbiani erano molto abbondanti nella costa e Skari gli venne dato per dire che non era nulla di speciale, i gabbiani non erano né rari né speciali e nemmeno lui doveva credere di esserlo. Non gli venne insegnato alcun mestiere e raramente gli lasciavano fare qualcosa, nonostante non fosse maldestro, avevano tutti paura che potesse combinare qualcosa. Dato che al villaggio non era benvenuto, Skari passava la maggior parte del suo tempo nei boschi antistanti, osservava gli uccelli e gli animali cacciare, vivere, nascere. Imparò a sue spese cosa era commestibile e cosa no e da solo, riuscì a realizzare delle piccole trappole con le quali catturava topi, scoiattoli e altri piccoli roditori. Di draghi ce n’erano pochi, il clima era davvero troppo freddo e le prede, cervi a parte, erano sicuramente troppo piccole per sfamare qualche enorme bestia. Skari ne vide qualcuno durante la sua infanzia, più che altro Terribili Terrori o qualche lontano drago bianco. Lasciava le interiora degli animali cacciati da parte, in modo da poter sfare quei poveri draghi, cosa che non comodava affatto al villaggio, che temeva un avvicinamento dei draghi alle case in cerca di cibo. Diventato ragazzo, attorno ai 14 anni, ritornando per cena dal bosco, trovò una sacca con le sue cose fuori dalla porta di casa. Alla sua richiesta di spiegazioni, i suoi tutori gli risposero che avevano badato a lui come ultimo desiderio di sua madre ma ora che era grande, era capacissimo di cavarsela da solo ed era solo per pietà degli dei se avevano accolto il figlio di un mostro a casa loro. Gli raccontarono di com’era nato e che aveva una nonna (la madre di sua madre) in una qualche isoletta a sud e senza dare ulteriori informazioni, gli sbatterono la porta in faccia. Nessuno nel villaggio gli offrì ospitalità e si trovò costretto a ritirarsi nei boschi. Aveva una sola possibilità: trovare questa isoletta a sud. Ma che isola era? Si decise che le avrebbe visitate tutte, magari la fortuna, ad un certo punto, sarebbe stata dalla sua parte. Attraversò l’isola e raggiunse il villaggio dal lato opposto, pagandosi un biglietto di andata via mare per un’isola a sud con della selvaggina. Nessuno lo conosceva ma un ragazzo da solo, senza soldi, che cacciava, non era ben visto e tante volte, la gente cercava di evitarlo o gli negava le sue richieste di cibo o vestiti. Si trovò bloccato più a sud, in un’isola più piccola di Berk, che consisteva in un singolo villaggio: non si fidavano di un forestiero come lui e gli negarono il passaggio in barca. Si accampò nel bosco, vicino ad un fiume, pensando a qualche alternativa per spostarsi dall’isola. Era passato un anno e ancora aveva molta strada davanti a sé, non poteva fermarsi ora. Fu in quel contesto che incontrò il suo drago. Era seduto sulla riva del fiume quando qualcosa precipitò in acqua, cercando di afferrare i pesci. Il drago si tirò su stizzito: evidentemente aveva fatto male i calcoli ed era finito in acqua sgraziatamente e senza pesci. Skari rimase a fissarlo, di draghi così non ne aveva mai visti ma non sembrava minaccioso nonostante la stazza e così il giovane, gli offrì un pesce. Il drago lo guardò esterrefatto e, imbronciato, se ne andò. Ne seguì un periodo di appostamenti, osservazioni e fughe, con Skari che lasciava sempre pesci fuori dal suo accampamento e il drago, di soppiatto, si avvicinava ogni giorno di più fino a che drago e ragazzo non furono nuovamente faccia a faccia. Ormai si era stabilito un legame e il drago sembrava intenzionato a rimanere assieme a Skari, che lo chiamò Vidarr. Il ragazzo non conosceva i nomi dei vari tipi di drago quindi non poteva sapere che quello che ormai era il suo, fosse un Tagliatempeste. Comprando del cuoio e lavorandolo meglio che potè, Skari costruì una sella per Vidarr e fece delle prove di volo. Vidarr era molto paziente e i due riuscirono comunque a collaborare per avere delle prestazioni di volo ottimali, considerando che Skari aveva molti viaggi da fare e Vidarr non aveva mai volato lontano e con qualcuno in groppa. Skari potè finalmente continuare il suo viaggio alla ricerca di sua nonna, lui e il Tagliatempeste attraversarono molte isole fino ad arrivare in una zona dove i draghi iniziavano a diventare sempre più numerosi e i due notarono pure alcuni uomini in groppa ad alcuni di essi, proprio come loro due! Skari decise di seguirli, raggiungendo inconsapevolmente Berk. Atterrò nel boschetto dietro il villaggio ma la sua presenza fu immediatamente scoperta e si trovò circondato dai cavalieri originari (Hiccup, Astrid, T&T, Gambe di pesce e Moccicoso) che naturalmente, volevano sapere chi fosse e quali fossero le sue intenzioni. Fu chiaro a tutti comunque, che Skari non era un nemico, anzi, chiese immediatamente informazioni sui loro draghi, stupito di vedere altri cavalieri e di venire trattato in modo rispettoso, in maniera “normale”. Gli raccontarono della battaglia contro la Morte Rossa, di come quel fatto abbia cambiato il rapporto tra draghi e uomini e Hiccup, aiutato da Gambe di pesce, gli illustrò le nozioni base da sapere sui draghi, specie comprese. Skari si impegnò a fondo per colmare tutte le lacune che aveva a causa della sua vita solitaria e infine, spiegò ad Hiccup il motivo per cui si era spinto così a sud rispetto alla sua isola natale, trovando un riscontro positivo, in quanto a Berk, c’era un’anziana che poteva corrispondere a quel poco che il giovane sapeva di lei. Skari venne condotto da lei, solo per trovarla nel letto di morte. Le raccontò la storia dei suoi genitori e lei confermò tutto, dicendogli che non l’avrebbe scacciato come avevano fatto gli altri ma che sarebbe stato sempre il benvenuto a Berk, sostenuta anche da Hiccup. Purtroppo l’anziana spirò dopo poche ore. Hiccup gli chiese di nuovo se volesse restare e il giovane gli rispose che avrebbe dovuto pensarci. Era da tempo che non veniva trattato da persona normale e avere una casa era ormai un pensiero alieno per lui. Decise che prima di rimanere, avrebbe voluto cercare suo padre. Skari e Vidarr lasciarono Berk per parecchi anni e vi tornarono 4 mesi dopo gli eventi di Drago Bludvist. Rimase sconvolto nell’apprendere la morte di Stoick ma sapeva che Hiccup sarebbe stato un ottimo leader. Per il momento, decise di rimanere a Berk, l’unico luogo dove si fosse mai sentito a casa. Il viaggio alla ricerca di suo padre si rivelò infruttuoso e alla fine, il giovane decise di rinunciarvi: il passato era passato e ora aveva la possibilità di condurre una nuova vita a Berk.






    Dati del drago

    Nome: Víðarr (“Vidarr” che significa “Guerriero della foresta”)
    Sesso: M
    Razza: Tagliatempeste
    Descrizione:
    Vidarr è un comune Tagliatempeste, nonostante sia maschio, non è ancora un adulto per cui la sua stazza non è ancora imponente ma leggermente più piccola. Il colore è tipico della sua razza, sfumature arancioni e azzurrine, sottopancia chiaro e squame principali color sabbia, lucide, proprio come quelle dei pesci. Non presenta cicatrici o tagli. Le quattro ali sono integre e perfettamente funzionanti, gli artigli sono scuri e affilati, possiede tutti i denti, anch’essi in ottime condizioni. Gli occhi sono di un giallo intenso. Non presenta alcuna malattia o handicap fisico. Usa molto la cresta per mostrare le proprie emozioni (come se fossero le orecchie di un cane).
    Carattere:
    Particolarmente orgoglioso, a Vidarr non piace che gli altri vedano i suoi punti deboli, la sua totale inabilità a pescare per esempio ed è capace di tenere il muso per un bel po’, facendo l’offeso. E’ molto paziente nonostante l’età decisamente giovane per un drago, e sembra sapere il fatto suo, non è uno stolto, come il suo cavaliere, ha vissuto sempre da solo e ha imparato a gestire ogni situazione, apparte il pescare. Non ha problemi con gli altri draghi, a meno che non rivelino da subito di essere aggressivi e avere cattive intenzioni, ma con quelli degli altri cavalieri, Vidarr non si è mai scontrato e non ha mai avuto motivo di farlo. Potremo proprio descriverlo come un pacifico bonaccione (basta che non gli nominiate la pesca, però!).

    Abilità di classe:
    -Eccezionale agilità in volo ed in picchiata
    -Capacità di ruotare la testa di circa 270° (come i gufi)
    -Potenti artigli ricurvi collocati sulle ali (perfetti per arrampicarsi/aggrapparsi alla roccia)
    Altre abilità:
    -Grande resistenza durante il volo
    -Può usare un paio di ali per mantenersi stabile in volo e l'altro per direzionare la gettata di fuoco in una direzione da lui scelta

    Montatura: Sella base di cuoio
    Armature e accessori: //

    Potenzialità del drago

    Attacco: 8
    Velocità: 8
    Resistenza: 14
    Potenza del soffio: 14


    Altro

    Storia in-game


    Missioni:


    Punti accumulati nel GDR: 200


    Edited by SaskeTheWolf - 28/3/2016, 13:43
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    Cavaliere dei draghi

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    sono affari miei!

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    Ok, benissimo!

    XqdB49i



    Ecco l'immagine per ruolare:
    AN5Rxz8
    CODICE
    [img]http://i.imgur.com/AN5Rxz8.png[/img]


    Ma come sono i Tagliatempeste *o*? Li adoro!
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    cercando una gioia

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    Per comodità mi riporto cos'ho ottenuto dall'allenamento e quanti punti, fin'ora, ho sottratto :P


    Allenamento di Skari e Vidarr
    CITAZIONE
    Punti GDR: 85
    Punti Sintonia: 5
    Attacco Vidarr +2
    Forza Skàri +2

    04/11/15
    -20 Punti
    Pergamena per secondo personaggio
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