Arrivo in quel di Berk

Rasmus Østergaard - ; Scheda - ; ₪

Appena partì il segnale di partenza, il viaggio ebbe inizio, prima partirono lentamente per far si che il drago nero prendesse quota in aria e infine si diede una bella mossa al tutto con tanto di sferzata di vento e la barca che navigava veloce sulla scia marina senza alcun ostacolo e tenendo la rotta dritta e perfetta. Ogni tanto Rasmus per dare aiuto ad Hiccup e al suo Buia Nera faceva virare la vela in alcune angolazioni ben precise e con movimenti morbidi sul manubrio di legno così da tenere una buona velocità e non appesantire il carico alle ali dell'animale e le ore proseguirono tranquille, senza alcun intoppo e mancante di conversazione: cosa si poteva pretendere a quella velocità e con poca conoscenza tra i due umani? Il tempo stava cambiando e il giovane dai capelli bluastri intuì che verso tarda ora si sarebbe scatenato una temporale, ma non di quelli forti o pericoli, solo capaci di far si che le acque del ritorno venissero agitate e andando a formare dei punti alti e propensi a far ballare la piccola imbarcazione, ma quel ragazzo sapeva il fatto suo in argomento di navigazione e anche di clima e quasi nulla lo spaventava, anzi lo portava a voler osare sempre di più per vedere sino a dove sarebbe arrivata la sua resistenza. Nel frattempo il mare era una tavola piatta e il viaggio andò liscio e perfino monotono per certi versi, ma Rasmus non mollò mai il posto di comando e tenne sempre un'occhio sull'attraversata e sull'andamento del drago sopra la sua testa che lo trascinava con viva forza e ottima velocità.

Dopo cinque interminabili ore, che furono leggermente uno strazio perchè troppo tranquille e quindi parevano trascorse in modo lento, i tre arrivarono in quel di Glacier Island, l'arcipelago barbarico che il giovane Østergaard aveva udito narrare da suo nonno; il vecchio ai suoi tempi lo aveva solcato coi i suoi antenati ed era sempre stata ardua come impresa, e ora si capiva bene il perché: ghiaccio in ogni dove e un freddo da mozzare il fiato in gola, la barca prese a rallentare e ogni tanto Rasmus dovette dare dei colpi di gambe o braccia per far si che la sua bagnarola non cozzasse contro quei colossi congelati che galleggiavano in quello specchio sin troppo limpido. Ad un certo punto il capo di Berk disse che avrebbero dovuto attraccare velocemente, dato che il drago iniziava a risentire della fatica...
<<nessun problema!>>
La barca si fece trasportare sino ad un anfratto sicuro e Rasmus raccolse un arco di medie dimensioni e mettendovi una freccia con una corda avvolta ben bene alla prua, s'alzò in piedi e tirando la corda dell'arma tenne la mira per qualche secondo e infine scoccò la freccia dentro ad un iceberg incastrato tra altri due: il risultato fu buono e la barca si fermò vicino alla riva senza più muoversi. Il giovane dopo essersi stiracchiato scese dall'imbarcazione e seguì Hiccup e il suo animale che prese a camminare vicino a loro e la sua espressione si fece meno stanca; il bluastro fece segno al drago d'aver fatto un buon lavoro e continuò a stare al fianco dei due. Mentre i tre avventurieri s'incamminavano sempre di più in quell'isola sperduta, Rasmus sentiva sempre di più la sensazione d'essere osservato in modo abbastanza insistente...
<<d'accordo: chi come me si sente guardato?!>>
Disse il ragazzo estraendo dalla fodera a tracolla dietro le spalle la sua fida spada e continuando a tenere il passo...

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Rasmus Østergaard - ; Scheda - ; ₪

Ma perché i problemi dovevano sempre farsi avanti in ogni occasione? Il destino si divertiva un mondo a piazzare su ogni strada del mondo una qualche incrinatura per far perdere tempo e magari anche la pelle, sol per il divertimento di ciò che ci segue sin dal primo giorno di vita? Se era così, allora il fato si stava facendo delle grasse risate alle spalle dei due giovani e del drago nero; infatti prima si dovettero fermare senza alzare alcun muscolo o arma per difendersi e alla fine colui che avrebbe causato i guai si fece vedere in tutto il suo orribile e fastidioso aspetto: perfetto uno Skrill violaceo e dallo sguardo abbastanza incline a portar rogne e far passare un brutto quarto d'ora. Subito il drago lanciò dei fulmini contro i nuovi venuti, dopo che la furia buia lo "salutò" amichevolmente con una palla di fuoco, Rasmus riuscì a buttarsi a terra di lato e quindi evitare d'essere fulminato sul posto e fece forza sulla spada conficcandola a terra per non scivolare sul terreno ghiacciato in alcune zone e quindi poco avvezzo ad essere calpestato; Hiccup fu messo al riparo dal suo drago e l'ex allevatore dovette cavarsela da solo per qualche momento, dato che lo Skrill lo prese di mira portandolo sino ad una parete di ghiaccio alta e da cui pareva non esserci via d'uscita alcuna: altri attacchi, ma il giovane dalla capigliatura bluastra era assai agile ed esperto con certi comportamenti e riuscì in qualche modo ad evitarli anche se un paio di fulmini lo sfiorarono alla schiena e alle spalle ferendolo in modo lieve ma bruciandogli anche un poco la pelle...
<<ma quanto siamo scorbutici! Ci siamo alzati male?!>>
Domandò con tono sarcastico Rasmus al drago: d'accordo si poteva dargli del pazzo, ma essendo cresciuto tra i draghi e averli conosciuti sin nelle loro uova, un pò d'esperienza su come trattarli era nelle sue vene e non andava sottovalutato. Il grosso drago lo aveva preso proprio a nemico e cercò d'assaltarlo, ma l'intervento del capo dell'isola di Berk e del suo Furia Buia fecero si di dare un diversivo alla situazione e dare del vantaggio a Rasmus per trovare un riparo. Fortunatamente non gli ci volle molto, aveva notato di sfuggita un crepaccio di ghiaccio e montagna e al suo interno v'era una specie di frattura a mo' di grotta...
<<qui Hiccup!>>
Esclamò il ragazzo sventagliando la spada per segnalare dove seguirlo e infine si tuffò dentro l'insenatura e attese l'arrivo del suo nuovo amico e del drago nero, intanto cercò di far ordine nella mente e trovare un sistema per togliersi dai piedi il grosso ostacolo...

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