Runa Skògurdòttir

Runa è alta 168 cm ed è una ragazza magra. Nonostante presenti i tipici tratti nordici (pelle pallida, occhi azzurri e capelli rossi), la sua corporatura non è affatto quella di un vichingo. Il suo corpo magro le dona un’agilità ottima, ma allo stesso tempo non le permette, senza allenamento, di superare un certo livello di forza, per questo si addestra costantemente in modo da non risultare svantaggiata in combattimento . Il corpo presenta alcune cicatrici che si è fatta col tempo, soprattutto sulle braccia e sulla schiena.

Inizialmente era una ragazza timida e remissiva, col tempo invece ha imparato a essere più determinata e forte, a prendere decisioni in pochissimo tempo e a essere combattiva quando serve. Può sembrare calma e gentile, ma quando serve sa mantenere il sangue freddo e prendere le redini della situazione come un vero leader. Non è un tipo particolarmente aggressivo, ma quando minacciano lei, i suoi amici o (peggio ancora) il suo drago, si trasforma in una vera guerriera. E’ anche molto intelligente e socievole, anche se non si fida per questo facilmente e non è un’ingenuaApparentemente fredda, competitiva e ironica, è molto leale alle persone e un’ottima compagna di battaglia con la gente che le sta simpatica. Quando vuole sa diventare molto simpatica e disponibile.

Runa nasce da Valery Bjorndòttir e Erik il Capo, capovillaggio di Hagryos. La famiglia era composta dai due genitori, lei e suo fratello Freyr (in onore della divinità vichinga). Sua madre le diede questo nome poiché sperava in una figlia forte e intelligente, ma ebbe fortuna solo a metà. Runa crebbe molto intelligente, ma anche magra e, secondo il padre, inadatta al combattimento, nonostante la ragazza avesse imparato numerose tecniche di combattimento che funzionavano benissimo senza l'ausilio della forza bruta. La famiglia, quindi, la escluse a priori dall'attività maggiore del villaggio e che portava grande onore: l'uccisione dei draghi. Cosa poteva mai essere o fare un vichingo che non poteva farlo? I giovani norreni venivano addestrati già verso gli 10 anni a combattere, lei invece a quell'età vagava nei boschi e cacciava grazie al suo fedele arco, procurando il cibo alla sua famiglia. Durante una delle sue battute di caccia incontrò il suo drago: si trovava in una parte particolarmente remota della foresta, dove si addentrava raramente a causa della presenza di particolari draghi selvatici. Si diresse al fiume per riempire la sua borraccia e notò una figura imponente. Si nascose dietro un albero e incoccò una freccia, pronta a uccidere quel drago enorme, ma ecco che il rettile si girò, rivelandosi un tagliatempeste, e trovò quasi subito la figura di Runa. Si guardarono negli occhi per qualche minuto, quindì abbassò l'arco, facendolo cadere a terra e rimanendo completamente indifesa. Nessuno dei due voleva attaccare l'altro, allora la ragazza si avvicinò, piano, allontanandosi dall'arco e quindi dall'unica cosa che poteva difenderla in caso di attacco. Continuò ad avanzare mentre il drago la osservava, curioso, finché la vichinga non arrivò proprio davanti a lui. Il tagliatempeste abbassò il capo, osservando la vichinga più da vicino, Runa allora tese la mano e accarezzò il drago una volta, sulle scaglie frontali. Si allontanò quindi di qualche passo e il drago prese il volo. Da quel giorno i due iniziarono a incontrarsi sempre in quel punto, a conoscersi e a stabilire un profondo legame. Dopo un paio di settimane, Runa trovò il coraggio di cavalcarlo. Il tagliatempeste non si oppose, anzi, all'iniziò fu molto premuroso e ci andò piano, in modo da abituare la ragazza ai primi voli. Ma col tempo Runa ci prese la mano e iniziò a volare con disinvoltura insieme a lui, restando in piedi sul suo collo, dietro la cresta. Dopo un anno, però, suo padre venne informato da alcuni cacciatori che sua figlia teneva un drago nella foresta e decise di bandire Runa dal villaggio, infuriato con lei poiché la riteneva come "una traditrice del suo popolo". Erik decise anche di organizzare una battuta di caccia per uccidere quel tagliatempeste, ma Runa riuscì, grazie al fratello, a prendere il suo arco e precedere il padre e i cacciatori nella foresta. Fuggì quindi, a 12 anni, dal villaggio insieme al suo drago. vagò per le isole lì attorno per anni, insieme al suo talgiatempeste: si fermavano quasi sempre nelle foreste, raramente nelle caverne. Imparò a sopravvivere nei boschi, a riconoscere i funghi velenosi da quelli invece commestibili, ad accendere un fuoco nelle più disparate situazioni e a perfezionare la sua tecnica di caccia già molto buona. Ogni tanto capitava che venivano scoperti da popoli lì intorno e allora dovevano scappare, ma nonostante questo vissero per anni felici di poter stare insieme e di poter volare senza quasi paura. Tre anni dopo, si ritrovarono a Berk dove si accorsero che i draghi e i loro cavalieri erano ben accetti. Uscì quindi allo scoperto, inizialmente timorosa, ma venne ben accetta dalla comunità Berkiana e da quello che, all'epoca, era il Figlio di Stoik l'immenso.Avendo perso il proprio cognome (Erikdòttir) dopo essere stata rinnegata dal padre, venne ribattezata Skògurdòttir (figlia della foresta) e passò così tutti gli anni seguenti fino a oggi nel villaggio di Berk, contribuendo anche nella battaglia di Berk e con l'intenzione di rimanere per sempre lì, in modo da poter vivere la propria amicizia con il suo Tagliatempeste senza paura di essere rinnegata per questo.

La corporatura è po' più magra dello standar di razza, rendendolo quindi leggermente più piccolo e veloce dei suoi pari, e i colori solo le sfumature di arancione e crema classiche (entrambe cose che lo legano a Runa essendo lei magra e rossa.) Gli occhi sono gialli e vispi, la cresta di un arancio intenso. Ha le classiche quattro ali a X, enormi e adatte al volo di un color marrone chiaro, anche se presentano delle piccole cicatrici, probabilmente causate da alcuni cacciatori in passato. La schiena presenta delle spine di un marroncino/arancione, mentre la pancia è color crema

E' un drago calmo e saggio, molto simile a Runa nonostante sia più grande e adulto di lei. Tendenzialmente è calmo e orgoglioso, ma anche molto protettivo nei confronti di Runa, cosa che lo porta a diventare abbastanza combattivo e geloso quando la toccano o le danno troppo fastidio. Essendo, appunto, orgoglioso, poche volte si mostra giocherellone in pubblico, anche se diventa abbastanza sciolto e affettuoso quando è da solo con la sua padrona.